Cosa ne pensa del fenomeno OnlyFans? Perché sta attirando l’attenzione di molti psicologi?
OnlyFans si differenzia da altri social per alcune caratteristiche specifiche. A partire dai primi momenti della pandemia ha visto accrescere considerevolmente gli accessi. Molti creators, soprattutto afferenti al mondo dei sex workers e dell’erotismo, hanno utilizzato il social per poter pubblicare i propri contenuti e guadagnare. Per visualizzare la maggior parte dei contenuti pubblicati è necessario pagare una somma di denaro stabilita direttamente dal creatore del contenuto ponendo richieste personalizzate. Il fenomeno non attira l’attenzione unicamente degli psicologi e dei sessuologi, ma è molto esteso e complesso. L’esponenzialità con cui cresce e con cui i numeri di creatori e utenti aumenta è significativa di un cambiamento importante a cui porgere attenzione per ragioni sociali, culturali e psicologiche legate alla prevenzione dei rischi e alla conoscenza del fenomeno in sé. L’evoluzione tecnologica ha rivoluzionato il mondo della sessualità, inducendo da una parte una grande forza di liberalizzazione dal tabù e dallo stereotipo, ma dall’altra esponendo le persone che ne usufruiscono a possibili rischi e pericoli tipici del mondo virtuale.
Quali sono i motivi che portano le persone a condividere contenuti social erotici?
Le motivazioni possono essere diverse, molto dipende dalle caratteristiche personali, dal proprio modo di considerare il corpo e la sessualità, dal ritenere questo una fonte di guadagno o semplicemente di divertimento. L’avvento di Internet ha fornito una digitalizzazione del mondo hard e dell’erotismo facendo esplodere la produzione del cosiddetto video “amatoriale”. Il cybersex è un fenomeno che comprende differenti modalità di condivisione di contenuti espliciti a diversi livelli di interazione non riferendosi unicamente alla produzione pornografica, ma in generale all’attività sessuale praticata attraverso le reti telematiche o con strumenti della realtà virtuale. Basti pensare al rinomato “sexting”, pratica di scambio attraverso chat di contenuti sessualmente espliciti tra due persone, particolarmente diffuso anche tra i minori. In questo caso si potrebbe far riferimento al desiderio di sperimentarsi, ad una forma di autoaffermazione sessuale attraverso cui divertirsi e giocare con l’altro.
Basta una registrazione e un telefono: questo può portare una persona, magari giovanissima, a sottovalutare il valore dei contenuti e le possibili conseguenze di quello che sta pubblicando?
Assolutamente sì! L’evoluzione tecnologica ha rivoluzionato le modalità di produzione e distribuzione dei contenuti hard-erotici. La facilità con cui si può produrre un contenuto, sia in termini di attrezzature che di costo di produzione, rende possibile a tutti la creazione di contenuti sessualmente espliciti. Ai più il guadagno potenziale risulta sicuramente allettante. Tutto ciò avvicina a questo mondo anche i ragazzi, molti dei creatori di contenuti di OnlyFans sono giovanissimi. Intorno alle figure che producono contenuti espliciti, si legano alcuni stigmi sociali negativi tipicamente accostati al mondo dei sex workers. Si è visto come ciò esponga più facilmente questi individui a violenze, prevaricazioni e abusi fisici e psicologici. Il mondo virtuale è pieno di pericoli e rischi, a cui spesso ciascuno di noi non bada. L’immediatezza, la flessibilità, l’assenza di limiti spazio-temporali, la distanza dall’altro e dal corporeo spesso ci fanno dimenticare come anche questo mondo sia drammaticamente reale. Tutto ciò può spingere a sottovalutare il contesto di riferimento in cui le proprie immagini e video verranno pubblicate e le conseguenze che tale attività possono avere sulla propria vita privata relazionale, affettiva e lavorativa.
Ci si sta muovendo verso una società senza inutili tabù o si stanno costruendo nuove pericolose dinamiche sociali?
Non bisogna essere allarmisti e aver paura di quello che il cambiamento e il progredire della tecnologia possono portare con sé. La dicotoma del giusto/sbagliato non permette di cogliere adeguatamente opportunità, risorse e rischi di ogni situazione. L’unica arma per poterci difendere da eventuali pericoli è unicamente la conoscenza e la consapevolezza. Sebbene gli eventi di intolleranza, bullismo e violenza siano costantemente presenti nelle nostre cronache e rappresentino in maniera concreta quanto lavoro ci sia ancora da fare al riguardo, la liberalizzazione sessuale è una realtà. Ciò è evidente soprattutto nelle nuove generazioni. Recenti ricerche mostrano come in tali fasce d’età sia notevolmente in aumento la fluidità sessuale, consentendo alle persone di sperimentare la propria sessualità e propendere verso il proprio sesso di identificazione o l’opposto, sia nel breve che nel lungo termine. La sessualità nei più giovani spesso è attualmente percepita come qualcosa in continua evoluzione e non scontata, costantemente stimolata e influenzata da fattori sociali, culturali e situazionali. L’evoluzione della tecnologia e le dinamiche sociali esistenti favoriscono un cambiamento di ruolo della sessualità all’interno delle culture. Se da una parte ciò consente una maggiore libertà e il riconoscimento di pari diritti, dall’altra espone gli individui ad eventuali rischi. Ciò risulta altrettanto vero anche nel complesso mondo del cybersex.
Le capitano pazienti che stanno riscontrando problemi psicologici a seguito di un uso non del tutto consapevole di social come OnlyFans?
Nella pratica clinica questa è una realtà sempre più presente. L’uso non consapevole del web ci espone in generale a forti rischi soprattutto laddove i contenuti condivisi sono intimi e ritraggano l’individuo in immagini di nudo. Le storie e l’età dei pazienti sono diversificate e non riguardino specificatamente un’unica fascia d’età. Può giungere a consultazione il giovane vittima di revenge porn da parte di un ex o di atti di cyberbullismo da parte del gruppo dei pari, come anche la donna più matura vittima delle cosiddette truffe romantiche o ancora dell’uomo vittima di vere proprie estorsioni sessuali online. Dal punto di vista psicologico le conseguenze possono divenire devastanti e indurre ad un forte stato di malessere.
tratto da Lei Style di aprile 2022