Sembra che l’outercourse spopoli anche tra le coppie collaudate. Cosa c’è di vero? Entrambi i sessi apprezzano i preliminari?
Intanto spieghiamo che per outercourse si intende una pratica sessuale che non comprende la penetrazione. Oggi se ne sente parlare molto più spesso e ciò è avvenuto sia grazie alla pandemia che semplicemente perché il sesso è vissuto con meno tabù e se ne parla più liberamente che in passato ma in realtà non è un fatto nuovo. Basti pensare che questa pratica sessuale è stata molto usata non soltanto per raggiungere uno stato di piacere ma anche dai più giovani per preservare la propria verginità. Certamente viene apprezzata da entrambi i sessi e non unicamente tra gli adolescenti e le nuove coppie, anche se alla base vi può essere una motivazione individuale diversa. Ovviamente, non è semplice né corretto incorrere in facili generalizzazioni dando una univoca motivazione al ricorrere a tale pratica, si può però tranquillamente asserire che si è spinti dal desiderio di sperimentare e di raggiungere un appagamento e questo vale sia per gli adolescenti che si avvicinano alle prime esperienze sessuali, sia per le coppie maggiormente collaudate che necessitano di ravvivare il loro rapporto, come accaduto nel caso di Katia e Renato protagonisti della nostra storia. Limitarsi alla sola penetrazione, limita la possibilità di approfondire una conoscenza reciproca più ampia, delimitando l’attività sessuale a qualcosa di scontato e routinario.
Cosa dovrebbe fare una coppia per non precipitare nella routine? La ricerca del piacere senza rapporto completo può permettere di riscoprirsi? Si tratta di un arricchimento per la coppia o di mancanza di passione travolgente?
Per le coppie maggiormente longeve, la routine rappresenta sicuramente un rischio reale. Per riuscire a mantenere un buon livello di soddisfazione e appagamento, occorre continuare ad investire nel rapporto di coppia trovando e mantenendo anche nel tempo, spazi di condivisione e complicità, esplicitando anche quelli che sono i propri bisogni e desideri compresi quelli sessuali, raccontandosi per esempio cosa piace di più e cosa meno. Ma è necessario anche dedicarsi dei momenti e continuare a nutrirsi di attimi insieme. Stare in una relazione soddisfacente richiede costanza e impegno, oltre che attenzioni mantenute. Non occorre mai dare nulla per scontato. Essere creativi e fantasiosi aiuta ed in questo caso praticare outercourse permette sia alle coppie giovani che a quelle più longeve di ampliare le proprie sperimentazioni. Nelle unioni stabili sicuramente facilita una riscoperta generando nuova vitalità e nutrimento al rapporto, mentre nelle giovani coppie in formazione, è utile per imparare a conoscersi meglio, scoprendo il reciproco livello di compatibilità sessuale ma può anche essere un modo per avvicinarsi alla sfera sessuale con meno paure, testando le proprie e altrui preferenze erotiche. Si tratta pertanto sicuramente in generale di un arricchimento per la coppia tutt’altro che indicativo di mancanza di passione travolgente. Ovvio però che ogni situazione andrebbe valutata singolarmente e che tale pratica non deve intendersi come fissa alternativa all’atto sessuale completo, bensì come modalità preliminare o scelta da utilizzare all’interno di una sessualità ricca e diversificata.
Giovanissimi e sesso: l’outercourse è più sicuro sotto tanti aspetti e aiuta a diventare più intimi, allontanando il momento del primo rapporto completo. Cosa ne pensa?
Intanto occorre dire che sicuramente rispetto al passato, oggi la sessualità è molto diversa, sta infatti acquisendo nuove modalità, sono diversi i giovani e soprattutto è diverso il contesto di riferimento. Questi ultimi anni di pandemia e restrizioni hanno inoltre generato l’insorgere di uno stato d’ansia estremamente diffuso e radicato e questo si ripercuote inevitabilmente anche sulla sfera sessuale, attivando una preoccupazione legata altresì al funzionamento del proprio corpo e alla paura, per i maschi, di non riuscire a raggiungere e mantenere l’erezione. Tutti questi elementi entrano inevitabilmente in gioco, potendo generare un allontanamento dal primo rapporto sessuale. E’ in questo scenario che occorre inquadrare tutto ciò, tenendo presente che uno dei principali compiti di sviluppo caratterizzante l’età adolescenziale è proprio quello di riuscire ad impegnarsi in una relazione affettiva iniziando così a confrontarsi con una sessualità adulta. Spesso i giovani si vivono il sesso come qualcosa di faticoso ed impegnativo. L’outercourse può rappresentare un modo di approcciarsi alla vita sessuale con maggiore consapevolezza e conoscenza del proprio ed altrui corpo. In tale ottica, offre sicuramente un’importante opportunità.
Molte donne non raggiungono l’orgasmo con il rapporto completo e si ossessionano con la ricerca del punto G: secondo la sua esperienza clinica questo atteggiamento può allontanare ancora di più dal piacere?
Le cause dell’anorgasmia possono essere diverse e sono dovute sia da fattori medici che più prettamente psicologici o farmacologici, pertanto è bene innanzitutto comprenderne l’origine. In linea generale, possiamo sicuramente affermare che le paure, le ansie e i condizionamenti interferiscono comunque sul raggiungimento dell’orgasmo rischiando di attivare un circolo vizioso dal quale poi diviene sempre più difficile uscirne e raggiungere uno stato di piacere, pertanto accanirsi non va mai bene. Diverso invece è giungere ad una conoscenza del proprio corpo acquisendo maggiore confidenza su ciò che può stimolare e favorire il raggiungimento del piacere.
Tratto da Lei Style di giugno 2022