Lasciarsi a San Valentino: perché potrebbe essere la scelta migliore

San Valentino si avvicina e per molti significa celebrare l’amore con il proprio partner

Ma cosa succede quando la relazione è ormai al capolinea? Rimandare una rottura solo per non rovinare la festa è davvero la scelta giusta? Secondo gli esperti, la risposta è no: lasciarsi il 14 febbraio potrebbe essere la decisione migliore per entrambi.

Il peso di una relazione finita

“Chiudere una relazione è un processo doloroso, ma necessario se non si è più felici insieme”, spiega la dottoressa Elisa Caponetti, psicologa e psicoterapeuta. Molti temono di ferire il partner proprio in una giornata simbolica come San Valentino, ma continuare una relazione ormai spenta solo per rispetto di una festività può essere dannoso. Rimandare la decisione può generare false speranze e aumentare il malessere di entrambi.

Quando si decide di chiudere una relazione, è fondamentale affrontare la situazione con tatto e sensibilità. “È importante comprendere le emozioni dell’altro, ma senza lasciarsi condizionare dal suo dolore”, sottolinea la dottoressa Caponetti. Spesso, per paura di ferire il partner, si tende a rimandare o addirittura a tornare sui propri passi. Tuttavia, se la decisione è ben ponderata, essere chiari aiuta entrambi a gestire la rottura in modo più sano.

Rimandare o affrontare subito la situazione?

Molti si chiedono se sia meglio aspettare qualche giorno dopo San Valentino per evitare un’associazione negativa con questa festività. Tuttavia, fingere sentimenti che non si provano più può risultare ancora più pesante. “Se l’idea di un romanticismo forzato vi mette a disagio, affrontare la situazione quanto prima potrebbe essere la scelta più onesta”, spiega l’esperta. Rimandare una decisione così importante non significa risolvere il problema, ma solo prolungare l’inevitabile.

Lasciarsi prima per evitare il trauma del 14 febbraio

Chiudere una relazione prima di San Valentino può anche avere alcuni vantaggi. “Dà la possibilità di vivere la ricorrenza senza l’ansia di dover fingere sentimenti non più autentici”, spiega la psicologa. Inoltre, permette a chi viene lasciato di elaborare la rottura prima della festa, riducendo il rischio di associare il 14 febbraio a un evento traumatico.

D’altra parte, la rottura a ridosso di San Valentino può anche essere percepita come un tradimento delle aspettative romantiche, con il rischio di aumentare la sensazione di solitudine. In ogni caso, la decisione deve essere presa con sincerità e rispetto, ricordando che ogni relazione è unica e richiede strategie personalizzate.

Lasciarsi non è mai semplice, ma se una relazione è giunta al termine, è importante affrontare la realtà con maturità. “La decisione di chiudere una storia è valida tanto quanto i sentimenti dell’altro”, conclude la dottoressa Caponetti. “L’importante è agire con rispetto e sincerità, sia verso se stessi che verso il partner”.

tratto dall’articolo de Il Fatto Quotidiano