L’età dei primi rapporti sessuali si è abbassata rispetto al passato. Non attribuire eccessiva importanza all’esperienza sessuale può essere un bene o può avere conseguenze negative?
Si, effettivamente, negli ultimi anni l’età in cui avvengono i primi approcci sessuali sembra essersi progressivamente abbassata. Tuttavia, il dato non deve immediatamente spaventare ed essere letto soltanto in termini negativi. Come ogni trasformazione deve necessariamente essere inquadrata e inserita nel contesto di riferimento. Una maggiore e progressiva liberalizzazione sessuale permette di guardare al sesso con una visione meno legata alla morale e più all’esperienza del piacere e del benessere. Seppure l’età delle prime esperienze sembra decrescere, ciò avviene in un contesto dove di sesso se ne può parlare e dove lo stesso non è più socialmente concepito come tabù, ma come parte integrante dell’essere umano. Per l’adolescente sperimentare la sessualità e l’affettività assume il valore di emancipazione e di scoperta di sé. Ed è così che il gruppo dei pari diventa il luogo d’elezione dove l’adolescente scopre molte cose di sé e si definisce, da una parte identificandosi e dall’altra riconoscendosi come individuo unico, esplorando la propria identità di genere e il proprio orientamento sessuale. Sebbene tali aspetti non risultino ovviamente scevri di possibili condizionamenti sociali e di alcuni pericoli a cui il giovane può andare incontro, le trasformazioni descritte favoriscono potenzialmente maggiore benessere sessuale negli individui e maggior inclusività rispetto alle diverse identità di genere e di orientamento sessuale. È necessario che i sistemi di riferimento dei ragazzi si preoccupino di prevenire e di parlarne, permettendo loro di esprimersi affacciandosi alla sessualità attraverso le giuste e corrette informazioni.
Cosa si intende per appagamento sessuale e come si può ottenere? È possibile che una persona non si senta mai appagata?
La sessualità è un elemento integrante del benessere psicofisico dell’individuo e risponde ad alcuni dei bisogni fondamentali dell’essere umano: l’intimità, la vicinanza, l’affetto. Il livello di soddisfazione è generalmente influenzato dalle differenze individuali esistenti in ognuno di noi, legate alla propria storia di vita, all’ambiente sociale e culturale, alla propria personalità, alla qualità delle relazioni e del modo di vivere. È necessario accostare l’aspetto dell’appagamento sessuale a quello di benessere. La conoscenza di sé e la consapevolezza a livello sessuale, relazionale e affettivo, rappresentano gli aspetti fondamentali per un buon livello di soddisfazione, essendo costantemente legati e condizionandosi vicendevolmente l’un l’altro. È possibile che l’individuo abbia difficoltà a raggiungere un maggior livello di soddisfazione e benessere sessuale, riscontrando numerose difficoltà nello scoprirsi e nell’accettarsi e nell’integrare le sue caratteristiche psico-fisiche ai desideri e alle aspettative rispetto alla sessualità. Le possibili problematiche legate ad essa possono tradursi in un attacco all’autostima e all’identità della persona, privando la stessa del godimento del piacere sessuale o risultando in uno stress personale e psico-somatico importante.
Nella sua esperienza clinica ha incontrato casi come quello del racconto? Cosa consiglierebbe a chi si ritrova in circostanze simili?
Si. Quanto descritto nel racconto, rappresenta per sommi capi il quadro clinico tipico di molte persone che decidono di affidarsi ad un professionista al fine di esplorare il loro disagio personale e psico-fisico rispetto alla sessualità. La continua ricerca di una soddisfazione legata inevitabilmente sia ad aspetti affettivi-relazionali che sessuali, raccontata dal nostro protagonista e portata avanti attraverso esperienze diametralmente opposte e apparentemente non conciliabili fra loro, fa emergere chiaramente quanto la consapevolezza di sé, dei propri desideri e valori sia fondamentale al raggiungimento del benessere individuale. Tutto ciò inoltre risulta funzionale ad un maggior benessere di coppia, favorendo l’intimità, la reciprocità e il rafforzamento del legame. L’evitamento e il mancato riconoscimento dei reciproci bisogni conducono spesso ad ansie, sensazione di fallimento, sensi di colpa poco funzionali che possono condurre inevitabilmente la coppia verso la dissoluzione. Lo sviluppo della propria sessualità e affettività è profondamente legato alle esperienze di attaccamento precoci a cui siamo stati esposti e possano dunque essere condizionati da vissuti difficili. Ciò può rappresentare a volte un forte ostacolo al raggiungimento di un maggior benessere relazionale ed affettivo e al riconoscimento dei propri reali bisogni emotivi. Allontaniamoci dall’idea che la sessualità si identifichi unicamente con l’espressione del desiderio e la pulsione sessuale, è bensì l’espressione della complessità psichica, fisica, emotiva e biologica dell’individuo. Riguarda, inoltre, la modalità in cui la persona sta in relazione, muovendo la stessa verso l’incontro con l’altro. La presenza di eventuali disfunzioni o disturbi psico-somatici legati all’area della sessualità possono essere trattati attraverso l’ausilio di diverse professionalità sia mediche che piscologiche in grado di fornire un valido supporto alle necessità dell’individuo e della coppia.
Esistono pratiche meditative spirituali o sessuali, come per esempio il tantra che possano aiutare le coppie che affrontano problemi o dubbi legati alla sfera sessuale?
La letteratura suggerisce come la pratica della mindfulness, in associazione ad un valido percorso psicologico terapeutico, possa fornire ottimi risultati rispetto ad una maggiore soddisfazione e un aumentato benessere psicologico dell’individuo e della coppia. Ciò appare evidenziarsi anche nell’ambito sessuologico, dove un fattore centrale sarebbe riservato all’importanza di poter godere della piena esperienza sessuale nel momento stesso in cui avviene, accogliendola senza giudizio. Nella sessualità i pensieri e le credenze negative che l’individuo ha su di sé, sono capaci di condizionare profondamente l’esperienza sessuale stessa, rendendola difficoltosa sino ad arrivare direttamente a influenzare il desiderio sessuale. Sembra che la pratica di mindfulness sia efficace nel migliorare la qualità sessuale e le emozioni ad essa correlate, evidenziando inoltre risultati importanti nell’aiutare l’individuo ad una maggior integrazione mente-corpo. I disturbi psico-sessuali possono avere una natura sia organica che psicologica e i due aspetti sono profondamente legati fra loro.
tratto da Lei Style maggio 2022