Dormire in letti separati: lo sleep divorce

Dormire in camere separate è una tendenza crescente tra le coppie, nonostante le resistenze. Ecco una riflessione sui motivi e le implicazioni di questa scelta.

Dormire separati non significa non amarsi più. È semplicemente un modo per rispettare le esigenze individuali e non essere alla mercé dell’insonnia o di un partner che magari russa, è più freddoloso o caloroso, e non sta fermo un attimo. Le coppie possono scegliere di dormire separate per evitare tensioni e per migliorare la qualità del sonno. Ad esempio, uno dei due potrebbe russare o avere esigenze diverse in termini di temperatura ambiente.

La scelta di dormire separati può essere motivata da vari fattori, come il bisogno di leggere qualche pagina di un libro o guardare la TV prima di dormire, mentre l’altro preferisce addormentarsi al buio e in silenzio. Differenze di orario e routine quotidiane, come turni di lavoro notturni, possono rendere utile questa soluzione.

Dormire separati può sembrare un addio al romanticismo, ma per molte coppie non è così. L’intimità può essere mantenuta in altri momenti della giornata, e la qualità del sonno può migliorare notevolmente. Per alcuni, l’importanza di dormire bene supera quella di condividere il letto, specialmente se questo porta a una relazione più serena.

Tuttavia, dormire separati non è privo di sfide. È importante che sia una scelta condivisa da entrambi i partner, altrimenti potrebbe causare insoddisfazione e tensioni. È fondamentale bilanciare la necessità di preservare l’individualità con quella di tutelare la relazione.

In conclusione, la flessibilità e la comprensione reciproca sono chiavi per una relazione sana. Dormire separati può funzionare bene per alcune coppie, ma ogni situazione è unica e deve essere affrontata in base alle proprie esigenze e abitudini.

Tratta da Intimità di luglio 2024

 

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