Elisa Caponetti, psicologa e psicoterapeuta: non bisogna mai sottovalutare gli attacchi ricevuti pensando che possano cessare semplicemente ignorandoli.
Spesso questi agiti di odio rappresentano l’anticamera di comportamenti violenti e aggressivi più gravi e pericolosi come, per esempio, il cyberbullismo e il cyberstalking.
Meglio evitare di rispondere, mettendosi sullo stesso livello di chi ci attacca. Ma occorre segnalare immediatamente l’accaduto rivolgendosi alle forze dell’ordine e alla polizia postale.
Occorre infine agire legalmente: è quindi opportuno cristallizzare le prove (screenshot di immagini e messaggi) senza trascurare niente.
Tratto da Eva Tremila di marzo 2024